Secondo gli ultimi dati, il consumo di soia e derivati si associa ad una riduzione del rischio di incidenza del cancro al seno e ad altri organi. La soia, ingrediente base della cucina tradizionale asiatica da migliaia di anni, è stata introdotta nei paesi occidentali da circa un secolo. Nonostante sia un alimento ricco di…
Autore: Loredana Vesci
Digiuno intermittente per perdere peso e migliorare i parametri metabolici
Il digiuno intermittente è un metodo capace di prevenire le malattie cardiovascolari. Ultimamente si parla molto di digiuno nella prevenzione delle malattie cardiovascolari; ma è realmente efficace? Se lo sono chiesto i ricercatori del Department of Kinesiology & Sport Management, della Tech University del Texas. Sono stati analizzati due tipi di digiuno sperimentati in clinica: a giorni alterni(alternate…
Probiotici per trattare la steatosi epatica non alcolica
L’analisi di diversi studi clinici ha individuato i ceppi più efficaci per combattere il fegato grasso. L’incidenza della steatosi epatica sulla popolazione si aggira intorno al 25%, in coincidenza con l’aumento dell’obesità nel mondo, e può influenzare la comparsa della cirrosi epatica o del carcinoma epatico.
Nutraceutici per combattere la sindrome metabolica
Alcuni nutraceutici contrastano efficacemente la combinazione di più anomalie (insulinoresistenza, dislipidemie, ipertensione, grasso viscerale). La sindrome metabolica, composta da tre a cinque contemporanee alterazioni metaboliche come dislipidemia (alterazione di trigliceridi e colesterolo), aumento della circonferenza addominale e della pressione sanguigna, iperglicemia, colpisce il 30% degli adulti nel mondo occidentale.
Pistacchi, effetto benefico su colesterolo e glicemia
Combattono la sindrome metabolica grazie alla presenza di potenti antiossidanti. Si stima che, attualmente, circa il 25% della popolazione assuma regolarmente semi oleosi(noci, mandorle, arachidi, nocciole, semi di zucca, semi di girasole, pistacchi, pinoli), presentando meno eventi cardiovascolari indesiderati rispetto a coloro che ne fanno un uso minore.